La roulette è uno dei giochi da casinò più antichi, ancora diffusi e praticati ai giorni nostri, simbolo di intere generazioni di gioco d’azzardo. Forse per la sua forma rotonda, o per il moto ipnotico della pallina che vi rotola sopra, la roulette conquista sempre la scena principale nei casinò, tanto che è facile trovare questo gioco al centro, in bella vista, nelle grandi sale da scommessa. La fama e la storia della roulette sono state alimentate anche dal mondo del cinema, motivo per cui sono numerosissimi i film in cui è possibile trovare una rappresentazione di questo gioco.
Per capire l’importanza della roulette basta pensare che, spesso, la “ruota del diavolo” rappresenta il 50% del guadagno totale del casinò, soprattutto nelle sedi europee dove il gioco gode di maggiore fama e attira un numero di giocatori decisamente più elevato. Anche nel resto del mondo il gioco ha un certo peso, soprattutto negli Stati Uniti, sebbene non sia sempre la prima scelta dell’utente medio; per questo i guadagni derivanti da questi tavoli sono, secondo le statistiche, pari a un decimo di quelli registrati in Europa.
Fin dalla sua invenzione, la roulette ha subito piccole modifiche alle percentuali di vincita, ai numeri inclusi e persino alla struttura della ruota e delle palline, per evitare comportamenti scorretti e garantire un’attività di scommessa più equa. Negli ultimi anni, con la diffusione dei casinò online, la roulette ha vissuto un’ulteriore rivoluzione, trasformandosi in un gioco digitale accessibile comodamente da casa tramite computer e smartphone. Per capire meglio che cosa abbia determinato questi cambiamenti, vediamo la storia della roulette più nel dettaglio.
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Invenzione e origini della roulette
La data esatta della nascita di questo gioco non è nota, motivo per cui gli storici discutono ancora oggi su chi sia il reale inventore di questa ruota. Per molti l’invenzione è attribuita a Blaise Pascal; ciò avvenne però a seguito di ricerche condotte con un intento ben diverso dal favorire scommesse e gioco d’azzardo. Il fisico francese stava infatti lavorando alla creazione di un dispositivo che restasse in moto perpetuo per produrre energia infinita. Le leggi della fisica rendono impossibile tale moto a causa dell’attrito; tuttavia Pascal continuò i suoi esperimenti, sviluppando di fatto quella che può essere considerata una versione rudimentale di una ruota con pallina in grado di girare per un certo periodo di tempo.
Le prime testimonianze scritte dell’uso della roulette per il gioco d’azzardo risalgono a poco più di 200 anni fa, in un libro francese intitolato “La Roulette ou le Jouer” di Jacques Lablee, pubblicato nel 1801. In questo volume viene descritta una ruota con 36 numeri e due caselle extra, zero e doppio zero. Si tratta esattamente di una delle due tipologie di ruota adoperate ancora oggi, caratterizzata da una percentuale di vincita per i giocatori e da un margine per il casinò maggiori rispetto alla versione con un solo zero; per questo alcune sedi adottano questo schema nel tentativo di aumentare i propri profitti.
Per avere una testimonianza della versione con un solo zero bisogna attendere il 1843, anno in cui, in un casinò di Homburg, in Germania, venne introdotta questa tipologia di ruota più favorevole, nel tentativo di attirare un numero maggiore di giocatori dal resto d’Europa. La roulette con un solo zero, infatti, offre una percentuale di vincita superiore rispetto a quella a doppio zero, fatto che ne ha favorito il successo.
Vent’anni dopo, anche a Montecarlo furono introdotte roulette con un solo zero, fissando lo standard per quella che viene oggi chiamata “roulette francese”. Si può dire che da Homburg e Montecarlo il tavolo si sia poi diffuso nel resto d’Europa e nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti, nazione con un ruolo importante nell’affermazione di questa tipologia di gioco d’azzardo.
Diffusione della roulette negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo importante nella storia della roulette. Le prime apparizioni dei tavoli risalgono al 1850 circa, a seguito dell’esportazione di alcuni tavoli a doppio zero, rimossi dai casinò europei per lasciare spazio a quelli a singolo zero. È curioso notare come un’operazione di riciclaggio dei tavoli abbia favorito la crescita della fama di questo gioco. Ciò non significa che prima del 1850 non si giocasse alla roulette negli USA: esisteva già un tavolo dotato di ruota e pallina simile, che però includeva soltanto 28 numeri e si trovava di solito in un angolo dimenticato dei casinò, con pochissimi giocatori interessati.
L’arrivo dei tavoli con 36 numeri, zero e doppio zero ha letteralmente conquistato la scena, soprattutto grazie alla percentuale di vincita maggiore rispetto alla versione a 28 numeri, diventando lo standard in America; per questo oggi chiamiamo questo tavolo “roulette americana”, anche se in realtà proviene dalla Francia. La roulette americana ha un margine del casinò del 5,26%, che, ricordiamo, è superiore a quello della roulette francese, pari al 2,70%.
Dalle colonie francesi in Louisiana, e soprattutto da New Orleans, la roulette si diffuse a macchia d’olio in tutti gli USA, seguendo lo sviluppo delle nuove città. Alcuni eventi storici importanti possono essere collegati alla diffusione dei tavoli di roulette: ad esempio, la corsa all’oro, con l’apertura di un numero sempre maggiore di centri minerari o di stabilimenti di estrazione dai letti dei fiumi, favorì la presenza dei “tavoli con ruota”, usati dai minatori per svagarsi nel tempo libero e scommettere al di fuori delle ore lavorative. L’approvazione del gioco d’azzardo nel Nevada è un altro evento storico fondamentale che ha consentito al “tavolo con ruota” di guadagnare ulteriore successo sul suolo americano.
Diffusione della roulette in Italia
Per quanto riguarda la diffusione della roulette sul territorio italiano, non si hanno notizie certe su come i tavoli siano stati introdotti nelle sale da gioco. Secondo diversi storici, il gioco fu importato durante l’avanzata delle truppe napoleoniche. Inizialmente la roulette in Italia era sicuramente riservata ai ceti più alti della società. Ad esempio, si ha testimonianza di sale da gioco nel Ducato di Lucca in cui i più ricchi della città si riunivano e scommettevano intorno alla “ruota del diavolo”.
Oltre a ciò, pare che i centri termali abbiano contribuito alla diffusione del gioco d’azzardo. In questi luoghi, riservati ai più abbienti, spesso erano presenti tavoli dove scommettere, compresa la roulette. Con il passare del tempo, nel periodo del fascismo, la proclamazione dell’illegalità del gioco d’azzardo contribuì in realtà alla sua ulteriore affermazione: la maggior parte dei giocatori italiani si spostò nella vicina Montecarlo, dove il gioco d’azzardo era ancora consentito, motivo per cui questa città francese è poi diventata il simbolo delle scommesse, conosciuta e frequentata da numerosissimi italiani.
Controversie legate al gioco della roulette
Il fatto che questo gioco d’azzardo si sia diffuso così rapidamente in Italia, in Europa, negli Stati Uniti e praticamente in tutto il mondo ha determinato anche la nascita di diverse controversie legate alla facilità con cui il tavolo poteva essere compromesso. Storicamente si registrano casi di casinò e di giocatori che hanno tentato di manomettere il gioco a proprio favore. Nello specifico, le caselle, la rotazione della ruota, così come il peso e il materiale della pallina sono alcuni degli elementi utilizzati per imbrogliare durante il gioco.
Per quanto riguarda le caselle, non esistono indicazioni specifiche che riguardino i materiali, lo spessore e l’altezza delle barriere che determinano il blocco della pallina; tuttavia è facile comprendere che una casella meno profonda e realizzata in un materiale che genera poco attrito garantisce risultati molto più casuali. In passato, in alcuni casinò sono stati scoperti tentativi di manomissione in cui alcune caselle venivano rese meno profonde di altre per evitare che la pallina si fermasse, aumentando così le possibilità di vincita su determinati numeri.
Anche per quanto riguarda la pallina si sono verificati tentativi di manomissione, soprattutto tramite l’utilizzo di un magnete per cercare di ottenere il risultato desiderato. Esistono testimonianze sia di giocatori che hanno tentato di usare magneti per spostare la pallina e vincere le proprie scommesse, sia di casinò i cui croupier erano istruiti a deviare la pallina mediante magnete nel caso stesse per finire in una casella con grosse perdite per la casa.
Tutti questi tentativi hanno portato alla nascita di rigide misure di sicurezza e di controllo, adottate oggi nei casinò. Ad esempio, la maggior parte delle roulette attuali presenta una copertura in plastica e sia i giocatori sia il croupier sono tenuti a una certa distanza dalla ruota in movimento, per evitare possibili manomissioni. Anche il sistema di rotazione della ruota viene controllato periodicamente per rispettare le normative vigenti, così da evitare gli errori commessi in passato.
Sviluppo dei sistemi per vincere alla roulette
Come si può intuire da quanto detto sopra, i giocatori hanno da sempre cercato modi per “battere” la roulette e vincere di più. Oltre ai tentativi di manomissione fisici, ovviamente illegali, negli anni sono stati sviluppati anche metodi per cercare di vincere più spesso alla roulette in modo legale. Questi metodi sono chiamati sistemi e consentono di seguire regole matematiche nel tentativo di ottenere un vantaggio statistico.
Anche se la roulette è un gioco di pura casualità, per cui non esiste un modo reale per garantire una vincita a ogni giro, molti esperti hanno lavorato alla creazione di sistemi di scommessa che consentano di ottenere un guadagno nel lungo termine. Uno dei metodi più semplici prevede di raddoppiare la propria puntata su rosso o nero ogni volta che si perde. Se si considerano i guadagni sul lungo periodo, il giocatore prima o poi vince, anche se potrebbe ritrovarsi a scommettere 10.000 euro per ottenere un profitto di 2 euro.
La nascita di questi sistemi è importante a livello storico perché ha determinato un cambiamento fondamentale dei tavoli da gioco. Agli albori della roulette non erano previsti limiti di puntata massima, motivo per cui si diceva che i ricchi potevano diventare ancora più ricchi. Poiché questa mancanza di un tetto massimo poteva essere sfruttata a favore dei giocatori, oggi non esistono più roulette che consentano di scommettere qualsiasi cifra: esistono regole ben definite per la puntata minima e massima, in modo che i giocatori non possano sfruttare facilmente trucchi matematici per portare a casa un profitto.
Esistono comunque strategie che possono agevolare il gioco; tuttavia si può affermare con certezza che i grandi trucchi utilizzati in passato sono già stati ampiamente analizzati e neutralizzati dalla maggior parte dei casinò. Ancora una volta possiamo dire che il comportamento dei giocatori e i tanti anni di attività della roulette hanno contribuito a rendere questo gioco ciò che conosciamo oggi, nel bene e nel male.
La roulette nell’era digitale contemporanea
L’ultima grande rivoluzione dei tavoli di roulette si ebbe nel 1994, con la nascita dei primi casinò digitali e l’introduzione dei primi titoli di roulette online. In realtà, pare che il primo titolo risalga esattamente al 1996; tuttavia la diffusione dei giochi online è stata così rapida e imponente che è difficile determinare chi sia stato il primo vero sviluppatore. Oggigiorno i giocatori possono accedere a moltissime varianti di roulette direttamente tramite computer, tablet o smartphone.
Il progresso digitale ha permesso anche di andare oltre le versioni tradizionali americana e francese, favorendo lo sviluppo di titoli estremamente creativi in cui vengono utilizzate due ruote, due palline o altre funzioni bonus impossibili da implementare sui tavoli reali. Va sottolineato che, ancora oggi, la versione francese, anche in formato digitale, è la più ricercata e apprezzata dai giocatori. Senza dubbio il web ha contribuito, e continua a contribuire, ad accrescere la fama di questo gioco: se un tempo molti utenti non avevano le possibilità economiche per recarsi in un casinò fisico, oggi basta una connessione Internet per iniziare a giocare e vivere un’esperienza simile.
Si può dire che la storia della roulette stia continuando a essere scritta ancora oggi e sarà interessante vedere come il gioco si svilupperà in futuro, considerato che, da ruota fisica, si è trasformato in ruota digitale e probabilmente, nei prossimi anni, conquisterà anche il mondo della realtà virtuale.